La coperta isotermica d’emergenza: un alleato essenziale per la sicurezza outdoor

La coperta termica d'emergenza: un alleato essenziale per la sicurezza outdoor

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Stato di ipertermia o ipotermia

Prima di entrare nell’argomento “coperta termica” facciamo luce due stati patologici che si possono verificare in alcune situazioni durante un’escursione se non sono state prese le dovute precauzioni: l’ipertermia e l’ipotermia

L’ipertermia e l’ipotermia sono due condizioni estreme legate alla
deregolamentazione della temperatura corporea , che possono mettere a rischio la vita se non trattate tempestivamente.

L’ipertermia si verifica quando il corpo accumula calore in eccesso, mentre l’ipotermia si manifesta con una perdita di calore superiore alla sua produzione.

Entrambe le situazioni richiedono interventi rapidi e mirati per evitare complicazioni gravi o irreversibili.

Approfondiamo meglio:

  • L’ipertermia è uno stato patologico caratterizzato da un aumento anomalo della temperatura corporea a livelli superiori ai 40°C, causato da un fallimento dei meccanismi di termoregolazione . Si verifica spesso in condizioni di caldo estremo, attività fisica intensa o esposizione prolungata a fonti di calore, e può evolversi in un colpo di calore , una situazione potenzialmente letale.
  • L’ipotermia è uno stato patologico caratterizzato da un
    abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei
    35°C , causato da un’eccessiva
    dispersione di calore rispetto alla sua produzione. Si verifica spesso in ambienti freddi, con esposizione prolungata a basse temperature, e può portare
    confusione mentale, rallentamento cardiaco e, nei casi gravi,
    arresto cardiaco .
La coperta isotermica d'emergenza: un alleato essenziale per la sicurezza outdoor
La coperta isotermica d’emergenza: un alleato essenziale per la sicurezza outdoor

La coperta isotermica d’emergenza

Tra i numerosi strumenti che un escursionista dovrebbe sempre portare con sé, la coperta isotermica d’emergenza occupa un posto di rilievo.

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Questo telo semplice e leggero nasconde una tecnologia avanzata, capace di salvare vite in situazioni critiche, tanto in condizioni di freddo quanto di caldo.

Il suo uso non è solo comune tra professionisti del trekking, ma anche tra soccorritori e alpinisti che operano in ambienti difficili e potenzialmente pericolosi.

Le origini della coperta isotermica

La coperta isotermica, conosciuta anche come coperta termica o coperta di salvataggio, fu sviluppata negli anni ’60 dalla NASA, con l’obiettivo di proteggere gli astronauti dalle estreme variazioni di temperatura nello spazio.

Il materiale utilizzato è una pellicola di poliestere metallizzato, spesso rivestita in alluminio, che può riflettere fino al 90% del calore corporeo.

Questa capacità di riflettere il calore la rende estremamente utile anche in condizioni terrestri, dove può evitare il rapido abbassamento della temperatura corporea in situazioni di emergenza.

Caratteristiche e funzionamento

La coperta termica è un dispositivo estremamente versatile, leggero e compatto, facile da trasportare in qualsiasi zaino o kit di pronto soccorso.

Le sue principali caratteristiche includono:

  • Riflessione del calore: (in caso di ipotermia) Grazie alla sua struttura, è in grado di trattenere il calore corporeo quando utilizzata con la parte riflettente (argentata) rivolta verso l’interno. In questo modo, limita la dispersione termica e può prevenire o rallentare l’insorgere di ipotermia, condizione potenzialmente mortale.
  • Respingere il calore esterno: (in caso di ipertermia) Se la coperta viene utilizzata con la parte riflettente rivolta verso l’esterno, essa può essere impiegata per riflettere il calore solare, proteggendo la persona dal surriscaldamento. Questo è utile in ambienti caldi o desertici, dove l’esposizione prolungata al sole potrebbe causare colpi di calore.
  • Impermeabilità e resistenza al vento: La coperta termica è anche un’efficace barriera contro pioggia, neve e vento. Protegge il corpo dagli agenti atmosferici mantenendo un microclima più stabile all’interno.
  • Visibilità: La sua superficie metallica/argentata è riflettente e visibile da grandi distanze, rendendola un utile strumento di segnalazione in situazioni di soccorso.

Limiti della coperta isotermica

Nonostante la sua efficacia, la coperta termica ha alcuni limiti che è importante considerare.

Anche se trattiene il calore, non genera calore: ciò significa che non può riscaldare attivamente il corpo, ma solo prevenire la perdita di calore.

In condizioni estreme, potrebbe essere necessario combinarla con altre misure, come indumenti termici o rifugi improvvisati, per garantire un’adeguata protezione.

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Inoltre, a lungo andare, la coperta può causare accumulo di umidità sotto la sua superficie, poiché non è traspirante.

Questo può ridurre l’efficacia del mantenimento del calore, soprattutto in ambienti umidi.

La coperta è anche suscettibile a strappi se non viene maneggiata con attenzione, quindi è importante utilizzarla con cura per evitare di danneggiarla in situazioni critiche.

Tirando le somme…

La coperta isotermica d’emergenza è uno strumento insostituibile per chi pratica attività all’aperto come il trekking.

Grazie alla sua capacità di riflettere il calore, sia per trattenere quello corporeo che per respingere quello esterno, rappresenta un dispositivo versatile e vitale in situazioni d’emergenza.

Che si tratti di proteggersi dal freddo improvviso durante un’escursione in montagna o di evitare un colpo di calore sotto il sole cocente, la coperta isotermica dimostra di essere un alleato prezioso.

Essendo leggera, economica e facile da trasportare, non dovrebbe mai mancare nello zaino di un escursionista.

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