Come calcolare i tempi di un percorso: distanza, dislivello in salita e discesa

Come calcolare i tempi di un percorso: distanza, dislivello in salita e discesa

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Tempo di lettura: 8 minuti

Perché i chilometri non contano: il valore del tempo nelle escursioni

Quando si parla di camminate o trekking, la prima domanda che spesso emerge è: “Quanti chilometri hai fatto?”.

Tuttavia, questa misura quantitativa rischia di semplificare troppo l’esperienza e di sminuirne il vero valore.

La distanza percorsa, da sola, non dice nulla sulla difficoltà del percorso, sulle condizioni ambientali o sul tipo di terreno affrontato.

È tempo di spostare l’attenzione dai chilometri percorsi alle ore effettive di attività, che rappresentano un parametro più significativo e completo.

Chilometri vs. ore: perché il tempo è più importante

  • La complessità del percorso conta più della lunghezza
    Un sentiero di montagna di 5 chilometri con 800 metri di dislivello positivo richiede uno sforzo completamente diverso rispetto a 10 chilometri su un terreno pianeggiante. I chilometri non tengono conto del dislivello, del tipo di terreno (roccioso, fangoso, ghiaioso) o delle pause necessarie per affrontare le difficoltà tecniche.
  • Il tempo riflette meglio l’intensità dell’esperienza
    Una camminata di 3 ore lungo un crinale impegnativo, con frequenti soste per l’orientamento o per godersi il panorama, ha un valore escursionistico maggiore rispetto a una passeggiata veloce di 10 chilometri su un sentiero sterrato pianeggiante.
  • La variabilità delle condizioni ambientali
    Il tempo passato sul sentiero tiene conto di fattori come il meteo, le pause per l’idratazione, l’osservazione della fauna o la preparazione in caso di imprevisti. Questi aspetti, non misurabili in chilometri, sono parte integrante dell’escursione.
  • Una visione più inclusiva dell’escursionismo
    Focalizzarsi sul tempo piuttosto che sui chilometri permette di considerare l’esperienza a misura di chiunque, indipendentemente dalla velocità di camminata o dalla capacità di coprire lunghe distanze.

Proviamo a cambiare prospettiva

Invece di chiedere “Quanti chilometri hai fatto?”, iniziamo a dire:

  • “Quanto tempo hai camminato?”
  • “Hai incontrato momenti di difficoltà?
  • “Come ti sei sentito durante il percorso?”

Questo approccio non solo migliora il dialogo tra appassionati di outdoor, ma sottolinea il valore qualitativo dell’esperienza, distogliendo l’attenzione da meri numeri e promuovendo un rapporto più autentico con la natura.

toscana colline metallifere
Come calcolare i tempi di un percorso: distanza, dislivello in salita e discesa
Come calcolare i tempi di un percorso: distanza, dislivello in salita e discesa

Il tempo di un percorso

La pianificazione di un’escursione richiede attenzione a diversi fattori, tra cui la stima dei tempi di percorrenza.

Saper calcolare il tempo necessario per completare un percorso è essenziale non solo per garantire un’esperienza piacevole ma anche per motivi di sicurezza.

Oltre alla distanza, due elementi chiave da considerare sono il dislivello in salita e in discesa, che influiscono in modo significativo sulla durata del tragitto.

In questo articolo, esploreremo come combinare questi parametri per ottenere una stima realistica dei tempi di percorrenza e migliorare la tua preparazione per le escursioni.

Distanza: il fattore primario

Il primo parametro per il calcolo del tempo è la distanza del percorso, spesso indicata in chilometri.

La velocità media di un escursionista su un sentiero pianeggiante varia tra i 4 e i 5 km/h.

Questa stima può cambiare in base a fattori come il tipo di terreno, le condizioni atmosferiche e il livello di allenamento dell’escursionista.

Ad esempio, su un terreno ben tracciato e privo di ostacoli, la velocità sarà maggiore, mentre in un sentiero più tecnico o con presenza di fango o rocce, la velocità si ridurrà.

Dislivello in salita: l’impatto della pendenza

Il dislivello in salita è uno dei principali fattori che incidono sulla velocità e, di conseguenza, sul tempo di percorrenza.

Una formula comunemente utilizzata per stimare il tempo aggiuntivo dovuto alla salita è quella di considerare 300 metri di dislivello positivo come equivalenti a circa 1 ora di cammino.

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Questa regola empirica tiene conto della fatica supplementare richiesta per superare la pendenza.

Esempio: Se un’escursione prevede 600 metri di dislivello in salita, aggiungeremo circa 2 ore alla durata stimata della camminata basata solo sulla distanza.

Dislivello in discesa: non sottovalutarlo

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il dislivello in discesa non riduce in maniera proporzionale il tempo di percorrenza.

Anzi, su terreni accidentati o molto ripidi, la discesa può richiedere più tempo della salita a causa del rischio di scivolamento e della necessità di frenare costantemente il corpo.

Una stima approssimativa prevede che 500 metri di dislivello negativo possano essere percorsi in circa 1 ora, ma questo tempo può variare molto in funzione delle condizioni del sentiero.

La formula per calcolare il tempo totale

Un metodo pratico per stimare il tempo totale di un’escursione combinando distanza e dislivello è la regola del tempo orario.

Si somma il tempo previsto per la distanza orizzontale con il tempo aggiuntivo per la salita e, eventualmente, per la discesa.

Ecco un esempio:

toscana colline metallifere
  • Distanza: 10 km (su terreno piano) = 2 ore
  • Dislivello in salita: 600 m = 2 ore
  • Dislivello in discesa: 400 m = 45 minuti

Tempo totale stimato: 2 ore (per la distanza) + 2 ore (per la salita) + 45 minuti (per la discesa) = 4 ore e 45 minuti

Questa stima può essere affinata in base alle tue capacità, al ritmo del gruppo e alle condizioni ambientali.

Il metodo svizzero

Il metodo svizzero, o Tobler, è uno dei sistemi più utilizzati per stimare i tempi di percorrenza in montagna, e si basa su un modello matematico che tiene conto sia della distanza orizzontale che del dislivello. È particolarmente apprezzato per la sua precisione ed è adottato da molte guide alpine e organizzazioni escursionistiche. Vediamo come funziona nel dettaglio.

Il metodo svizzero: principi di base

Il metodo svizzero parte dal presupposto che un escursionista medio percorra circa 4 km in un’ora su un terreno pianeggiante. Tuttavia, quando entra in gioco il dislivello, questa velocità cambia. Il metodo fornisce una formula empirica che tiene conto sia della distanza che del dislivello.

La Formula del metodo svizzero

La formula è relativamente semplice:

  • Tempo di percorrenza totale (in minuti) = DN+S300×60+Dsc500×60\frac{D}{N} + \frac{S}{300} \times 60 + \frac{Dsc}{500} \times 60ND​+300S​×60+500Dsc​×60 dove:
    • D è la distanza in chilometri,
    • N è il numero di chilometri all’ora (4 km/h su terreno pianeggiante),
    • S è il dislivello in salita in metri (si considera 300 m di salita come 1 ora),
    • Dsc è il dislivello in discesa in metri (si considera 500 m di discesa come 1 ora).

Esempio pratico

Supponiamo di dover calcolare il tempo per un’escursione con i seguenti parametri:

  • Distanza: 8 km
  • Dislivello in salita: 600 m
  • Dislivello in discesa: 400 m

Passaggio 1: Calcolo del tempo per la distanza pianeggiante:8 km4 km/h=2 ore (120 minuti)\frac{8 \text{ km}}{4 \text{ km/h}} = 2 \text{ ore} \text{ (120 minuti)}4 km/h8 km​=2 ore (120 minuti)

Passaggio 2: Calcolo del tempo per la salita:600 m300 m/h×60=120 minuti\frac{600 \text{ m}}{300 \text{ m/h}} \times 60 = 120 \text{ minuti}300 m/h600 m​×60=120 minuti

Passaggio 3: Calcolo del tempo per la discesa:400 m500 m/h×60=48 minuti\frac{400 \text{ m}}{500 \text{ m/h}} \times 60 = 48 \text{ minuti}500 m/h400 m​×60=48 minuti

Tempo totale di percorrenza: 120 minuti (distanza)+120 minuti (salita)+48 minuti (discesa)=288 minuti=4oree48minuti120 \text{ minuti (distanza)} + 120 \text{ minuti (salita)} + 48 \text{ minuti (discesa)} = 288 \text{ minuti} = 4 ore e 48 minuti120 minuti (distanza)+120 minuti (salita)+48 minuti (discesa)=288 minuti=4oree48minuti

Perché usare il metodo svizzero?

Il metodo svizzero offre diversi vantaggi:

  • Precisione: Tiene conto del dislivello, che influisce molto sui tempi di percorrenza in montagna.
  • Adattabilità: Può essere usato su diversi tipi di terreno, sia per trekking in pianura che in alta montagna.
  • Facilità d’uso: Una volta appresi i principi, è un sistema rapido e immediato per stimare il tempo.

Calcolo della fatica

Il calcolo della fatica che vede sommare i chilometri percorsi con il dislivello è un metodo molto semplice e pratico per stimare la difficoltà complessiva di un’escursione.

Questa tecnica viene spesso utilizzata come una formula rapida per valutare quanto impegno fisico sarà richiesto in una camminata o un trekking. Vediamo in cosa consiste e come applicarlo.

Principio del calcolo della fatica

L’idea alla base di questo metodo è quella di sommare la distanza del percorso, espressa in chilometri, con il dislivello positivo, espresso in centinaia di metri.

Il risultato fornisce un valore indicativo della “fatica” o dello sforzo necessario per completare l’escursione.

La formula di base è la seguente:Fatica=D (km)+Δh100\text{Fatica} = D \, (\text{km}) + \frac{\Delta h}{100}Fatica=D(km)+100Δh​

Dove:

  • D è la distanza in chilometri;
  • Δh è il dislivello positivo in metri;
  • Fatica è un valore numerico che indica lo sforzo complessivo dell’escursione.

Esempio pratico

Supponiamo di dover affrontare un percorso che misura 10 km e che prevede un dislivello positivo di 600 metri.

Il calcolo della fatica sarà:Fatica=10 km+600 m100=10+6=16\text{Fatica} = 10 \, \text{km} + \frac{600 \, \text{m}}{100} = 10 + 6 = 16Fatica=10km+100600m​=10+6=16

In questo caso, il valore di fatica sarà 16.

Interpretazione del risultato

Il valore ottenuto rappresenta una stima della fatica percepita, e può essere utilizzato per comparare diversi percorsi o per valutare la difficoltà complessiva di un’escursione. Ecco alcune indicazioni generali su come interpretare il risultato:

  • Fatica < 10: Percorso facile, adatto anche a principianti o a chi vuole fare una camminata leggera.
  • Fatica tra 10 e 20: Percorso di media difficoltà, richiede una discreta forma fisica e un minimo di esperienza.
  • Fatica > 20: Percorso impegnativo, adatto a escursionisti esperti o ben allenati, con una preparazione specifica.

Ovviamente, il valore della fatica è un indicatore semplificato. Non tiene conto di altri fattori importanti come la qualità del terreno, le condizioni meteorologiche, la presenza di ostacoli o la necessità di trasportare zaini pesanti.

Utilità del calcolo della fatica

Questo metodo è particolarmente utile perché consente una valutazione rapida dello sforzo richiesto.

Può essere impiegato anche per decidere se un’escursione è adatta a un determinato gruppo, in base alle loro capacità fisiche.

Vantaggi:

  • Facilità di utilizzo: Non richiede calcoli complessi, basta conoscere la distanza e il dislivello.
  • Indicazione immediata: Fornisce un risultato numerico chiaro che permette di confrontare diversi percorsi.
  • Adattabilità: È applicabile a qualsiasi tipo di escursione, dal trekking in pianura a quello in montagna.

Limiti:

  • Non considera la discesa: Il dislivello negativo non è preso in considerazione, nonostante possa influire sulla fatica complessiva (specie su terreni ripidi e scoscesi).
  • Semplificazione estrema: Alcuni fattori, come la pendenza reale del percorso, la natura del terreno o la durata delle pause, non vengono inclusi nel calcolo.

Tirando le conclusioni

Camminare è un atto che va oltre il calcolo matematico dei chilometri. Rappresenta un viaggio personale, fisico e mentale, che non può essere racchiuso in una cifra.

Dedichiamo più spazio al racconto delle emozioni, del tempo trascorso nella natura e delle storie che i sentieri hanno da offrire.

Il calcolo dei tempi di un percorso basato su distanza, dislivello in salita e discesa è una competenza essenziale per ogni escursionista.

Il metodo di svizzero è uno strumento prezioso per chiunque voglia calcolare accuratamente i tempi di percorrenza di un’escursione, combinando distanza e dislivello.

Sebbene richieda un po’ di pratica, offre stime precise e affidabili, permettendo agli escursionisti di pianificare le loro uscite in modo sicuro ed efficiente.

Il calcolo della fatica è un metodo pratico per stimare la difficoltà fisica di un’escursione, basato su una semplice somma di distanza e dislivello positivo.

Pur essendo una semplificazione, è un sistema utile per escursionisti e gruppi che vogliono avere un’idea immediata dello sforzo richiesto da un percorso.

Combinando questo metodo con una buona pianificazione e consapevolezza delle condizioni del sentiero, è possibile affrontare le escursioni in modo sicuro e ben preparato.

Conoscere le formule giuste e adattarle al tipo di terreno e alle tue capacità fisiche ti aiuterà a organizzare meglio le tue escursioni, evitando sorprese e garantendo un’avventura più sicura.

Ricorda che il tempo stimato può variare in base a molti fattori, quindi è sempre buona norma aggiungere un margine di sicurezza e valutare le condizioni del sentiero prima di partire.

Pianifica con cura e goditi ogni passo in natura!

Buon Trekking…

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