Portarsi una ricetrasmittente in escursione

Portarsi una ricetrasmittente in escursione

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Portarsi una ricetrasmittente

Portarsi una ricetrasmittente durante un’escursione aumenta notevolmente il livello di sicurezza in caso di emergenza.

In ambienti naturali, dove la copertura cellulare è spesso assente o limitata, le ricetrasmittenti garantiscono una comunicazione affidabile e immediata tra i membri del gruppo.

Questo strumento permette di mantenere il contatto anche su lunghe distanze, superando ostacoli naturali come colline o foreste dense, che potrebbero altrimenti interrompere la comunicazione.

Un altro vantaggio cruciale è la gestione delle emergenze.

In situazioni critiche, come infortuni o smarrimenti, la ricetrasmittente consente di allertare rapidamente il resto del gruppo o chiedere aiuto, migliorando significativamente le possibilità di una risposta tempestiva.

L’uso di un canale dedicato per le emergenze aumenta ulteriormente la sicurezza, assicurando che ogni membro possa comunicare prontamente in caso di necessità.

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Le ricetrasmittenti sono anche utili per la coordinazione durante l’escursione.

Che si tratti di decidere il punto in cui fermarsi, di avvisare un rallentamento del passo o di segnalare un cambiamento di rotta, queste comunicazioni facilitano la gestione del gruppo e aiutano a mantenere l’escursione organizzata ed efficiente.

La possibilità di utilizzare nomi in codice rende le comunicazioni rapide e chiare, evitando fraintendimenti.

Infine, le ricetrasmittenti sono strumenti robusti e progettati per resistere alle condizioni ambientali più avverse.

Sono spesso impermeabili e dotate di batterie a lunga durata, ideali per escursioni di più giorni o in climi rigidi.

Portare una ricetrasmittente in escursione non è solo una precauzione, ma un modo per garantire che l’esperienza sia sicura, ben coordinata e piacevole per tutti i partecipanti.

Quale ricetrasmittente posso utilizzare in base alla normativa in Italia

La detenzione e l’uso delle ricetrasmittenti in Italia sono regolamentati da normative specifiche che variano a seconda del tipo di apparecchio e della frequenza utilizzata.

Ricetrasmittenti PMR446

  • Uso libero: Le ricetrasmittenti che operano sulle frequenze PMR446 (Personal Mobile Radio 446 MHz) possono essere utilizzate senza licenza. Sono destinate a un uso personale e ricreativo, come escursioni, campeggio o attività all’aperto.
  • Potenza limitata: Questi dispositivi hanno una potenza massima di 0,5 watt e non è consentito l’uso di antenne esterne per aumentare la portata.
  • Obblighi: È comunque necessario rispettare le frequenze e i canali assegnati a livello europeo. Non è permesso modificare il dispositivo per incrementare la potenza o cambiare frequenza.

Ricetrasmittenti VHF/UHF

  • Licenza necessaria: Le ricetrasmittenti che operano su frequenze VHF (Very High Frequency) o UHF (Ultra High Frequency) richiedono una licenza rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni. Questi dispositivi sono spesso utilizzati da radioamatori, professionisti o per scopi specifici come il soccorso alpino.
  • Formazione: Per ottenere la licenza, è necessario superare un esame di competenza tecnica e conoscere le normative sull’uso delle frequenze radio.
  • Uso professionale: Questi dispositivi sono utilizzati in contesti professionali o da enti che necessitano di una maggiore potenza e di frequenze riservate per comunicazioni sicure.

Normative di riferimento

  • Codice delle Comunicazioni Elettroniche: Regola l’uso delle frequenze radio e stabilisce le sanzioni per l’uso improprio. Le sanzioni possono includere multe e il sequestro del dispositivo.
  • Ministero dello Sviluppo Economico (MISE): È l’ente preposto al rilascio delle licenze e alla vigilanza sull’uso delle frequenze radio.

Sanzioni

  • Uso improprio: L’uso di ricetrasmittenti senza licenza, quando richiesto, o su frequenze non autorizzate può comportare sanzioni amministrative e penali, inclusa la confisca dell’apparato.
  • Modifiche non autorizzate: Alterare un dispositivo PMR446 per aumentare la potenza o cambiare la frequenza è vietato e sanzionabile.

Consigli pratici

  • Acquisto: Acquista solo dispositivi conformi alle normative italiane ed europee, con il marchio CE.
  • Registrazione: Per i dispositivi che richiedono licenza, assicurati di completare la registrazione e di pagare eventuali contributi annuali.
  • Informarsi: Prima di utilizzare una ricetrasmittente in un nuovo paese, verifica le normative locali, poiché le leggi possono variare.

Quindi, per uso escursionistico o amatoriale, le ricetrasmittenti PMR446 rappresentano l’opzione più semplice e legale in Italia.

Punti chiave da considerare sulla scelta di una ricetrasmittente

Tipi di ricetrasmittenti

  • PMR446: Libere da licenza, con una portata media di 3-10 km a seconda del terreno.
  • VHF/UHF: Richiedono una licenza, ma offrono maggiore portata e penetrazione in aree boscose o montane.

Caratteristiche principali

  • Portata: Varia in base al modello e all’ambiente; in montagna è ridotta rispetto alla pianura.
  • Autonomia: Durata della batteria essenziale; opta per modelli con almeno 8-12 ore di autonomia.
  • Resistenza: Impermeabilità (IPX7 o superiore) e resistenza agli urti sono importanti per l’uso outdoor.
  • Canali e sub-toni: Più canali e sub-toni significano meno interferenze con altri utenti.

Normativa

  • In Italia, l’uso di ricetrasmittenti PMR446 è libero, mentre per modelli VHF/UHF è necessaria una licenza. È importante rispettare le leggi locali.

Consigli pratici

  • Test preliminare: Prova le ricetrasmittenti prima dell’escursione per verificarne la portata e la qualità del segnale.
  • Conservazione: Proteggi il dispositivo da urti e umidità con custodie adeguate.
  • Chiamate d’emergenza: Familiarizza con le procedure d’emergenza e i canali specifici dedicati.

Una buona ricetrasmittente può fare la differenza in situazioni critiche durante un’escursione, garantendo una comunicazione efficace e tempestiva.

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Canale di emergenza 8-16

Il canale di emergenza su PMR446, canale 8 subtono 16, non ha un nome ufficiale riconosciuto a livello internazionale.

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Tuttavia, viene spesso chiamato “Canale 8-16” o “Canale di Emergenza” dagli escursionisti e appassionati di outdoor.

Questa denominazione è diffusa tra chi pratica attività all’aria aperta, soprattutto in Europa, ma rimane un’iniziativa non ufficiale.

Non esiste un ente governativo o un’organizzazione internazionale che abbia formalmente riconosciuto o regolamentato questo canale come esclusivamente dedicato alle emergenze.

Pertanto, sebbene sia ampiamente usato a questo scopo, è sempre consigliabile considerarlo un supporto aggiuntivo alle misure di sicurezza standard, come la comunicazione preventiva dei propri piani di escursione e l’uso di dispositivi specifici per le emergenze, come i PLB (Personal Locator Beacon).

Rete Radiomontana

In Italia la Rete Radiomontana è un servizio di comunicazione radio pensato specificamente per l’uso in montagna, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli escursionisti e degli alpinisti.

Si tratta di un’iniziativa che sfrutta le frequenze PMR446, quindi utilizzabile senza licenza, per fornire un canale dedicato alla comunicazione e all’assistenza durante le attività in montagna.

Caratteristiche principali di Radiomontana:

  • Canale 8-16: Radiomontana utilizza il canale 8 con subtono 16 (CTCSS 114.8 Hz) come canale principale per le comunicazioni in montagna.
  • Scopo: Facilitare le comunicazioni tra escursionisti, permettendo loro di scambiarsi informazioni utili, segnalare emergenze o chiedere aiuto in caso di difficoltà.
  • Servizio Volontario: La rete è basata sulla collaborazione tra gli utenti. Non si tratta di un servizio monitorato da un centro di emergenza ufficiale, ma di una rete di supporto tra appassionati della montagna.
  • Copertura: La portata delle comunicazioni dipende dal tipo di ricetrasmittente e dal terreno. In zone montuose, la portata può essere limitata da ostacoli naturali come montagne e valli.

Utilizzo:

  • Prima di partire: Verifica che la tua ricetrasmittente sia sintonizzata sul canale 8 con subtono 16.
  • Durante l’escursione: Mantieni la radio accesa e ascolta eventuali comunicazioni. Puoi anche usare il canale per chiedere informazioni sulle condizioni del percorso o per segnalare eventuali problemi.
  • In caso di emergenza: Utilizza il canale per lanciare un SOS e descrivere la tua situazione e posizione.
  • Ascolta eventuali risposte e mantieni la comunicazione attiva finché possibile.

Radiomontana è un’iniziativa che può aumentare significativamente la sicurezza durante le attività in montagna, integrando altri strumenti di sicurezza come mappe, GPS e dispositivi di localizzazione.

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Darsi un nome in codice

Quando si utilizza una ricetrasmittente, è consigliabile scegliere un nome in codice semplice e facilmente riconoscibile per facilitare le comunicazioni.

Questo nome in codice dovrebbe essere breve, intuitivo e, se possibile, collegato all’attività o al gruppo. Ecco alcuni suggerimenti:

Esempi di nomi in codice:

  • “Alfa”: Facile da ricordare e pronunciabile.
  • “TrekLeader”: Se sei il leader del gruppo, è un codice chiaro.
  • “Nordic”: Per collegarsi alla pratica del Nordic Walking.
  • “Escursione”: Indica chiaramente che sei un escursionista.
  • “PuntoBase”: Utile per chi gestisce il punto di partenza o il campo base.
  • “Montagna”: Un richiamo diretto all’ambiente montano.
  • “Falco”: Un nome evocativo legato alla natura e alla vigilanza.

Consigli per scegliere il nome in codice:

  • Semplicità: Deve essere facile da pronunciare e ricordare, soprattutto in situazioni di stress.
  • Univocità: Evita nomi comuni che potrebbero essere utilizzati da altri gruppi nelle vicinanze.
  • Rilevanza: Scegli un nome che abbia un significato specifico per te o il tuo gruppo.
  • Condivisione: Assicurati che tutti i membri del gruppo conoscano il tuo nome in codice prima di partire.

Una volta scelto il nome in codice, usalo costantemente nelle comunicazioni radio per creare familiarità e garantire che altri escursionisti sappiano come contattarti.

Buon Trekking…

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