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Emergenza con smartphone, ricetrasmittente e gps
Affrontare un’escursione in montagna richiede preparazione e consapevolezza, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
Anche se l’obiettivo principale è godersi la natura e superare sfide personali, è essenziale essere pronti a gestire eventuali situazioni di emergenza.
La capacità di comunicare con i soccorsi o altri membri del gruppo può fare la differenza tra una risoluzione rapida di un problema e un’esperienza potenzialmente pericolosa.
In montagna, le chiamate di emergenza possono essere effettuate attraverso vari dispositivi, ognuno con i propri vantaggi e limiti.
Vediamo più nel dettaglio l’uso del telefono cellulare, delle ricetrasmittenti e dei dispositivi GPS per le emergenze in montagna.
Chiamate di emergenza con il cellulare
Il cellulare è senza dubbio lo strumento di comunicazione più comune anche in contesti di montagna.
Grazie alla sua diffusione e facilità d’uso, rappresenta il primo dispositivo su cui la maggior parte degli escursionisti fa affidamento per comunicare in caso di emergenza.
La possibilità di contattare direttamente i servizi di soccorso tramite una semplice chiamata al numero 112 (il numero di emergenza unico europeo) rende il cellulare uno strumento immediato e intuitivo per chiunque.
Tuttavia, la dipendenza dalla copertura di rete GSM è il principale limite del cellulare in montagna.
Le montagne, con la loro conformazione accidentata, possono ostacolare i segnali delle antenne telefoniche, soprattutto in vallate strette o in zone isolate.
In aree remote, è possibile che il cellulare non riesca a connettersi alla rete, rendendo impossibile effettuare una chiamata.
Per mitigare questo problema, gli escursionisti possono provare a raggiungere aree più elevate, come crinali o vette, dove spesso il segnale è più forte.
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Un altro aspetto critico è la durata della batteria.
Durante un’escursione, specialmente in condizioni di freddo, le batterie dei cellulari si scaricano più rapidamente.
È quindi fondamentale partire con la batteria carica e, se possibile, portare una power bank per ricaricare il dispositivo.
Inoltre, l’uso di app di navigazione GPS o della fotocamera può ridurre significativamente l’autonomia del telefono, per cui è consigliabile attivare la modalità risparmio energetico.
WhereAreU: L’app per le emergenze con localizzazione automatica
WhereAreU è un’applicazione dedicata alle emergenze che permette di effettuare chiamate al 112, il numero unico di emergenza europeo, con l’invio automatico della posizione geografica dell’utente.
Questa app è stata progettata per migliorare l’efficacia e la tempestività dei soccorsi, facilitando la comunicazione tra l’utente e i centri di emergenza, in particolare in situazioni critiche come incidenti in montagna, stradali o in aree difficili da raggiungere.
Funzionamento dell’app WhereAreU
L’app WhereAreU funziona integrando il sistema di localizzazione del dispositivo (GPS) con il servizio di emergenza.
Quando un utente effettua una chiamata attraverso l’app, la centrale operativa del 112 riceve automaticamente le coordinate GPS precise del chiamante, insieme a dettagli come il tipo di emergenza (se specificato dall’utente).
Questo consente ai soccorritori di sapere esattamente dove inviare l’aiuto, riducendo i tempi di intervento.
L’app permette anche di effettuare chiamate in modalità silenziosa, utile in situazioni in cui parlare potrebbe essere pericoloso (ad esempio, in caso di aggressioni o altre emergenze delicate).
In questi casi, l’utente può comunicare con il centro di emergenza utilizzando una semplice interfaccia grafica che consente di segnalare il tipo di emergenza senza dover parlare.
Caratteristiche principali dell’app WhereAreU
- Localizzazione automatica: La posizione dell’utente viene inviata automaticamente alla centrale operativa durante la chiamata di emergenza, garantendo una precisione maggiore rispetto alla sola triangolazione del segnale GSM.
- Chiamata silenziosa: L’utente può richiedere aiuto senza parlare, utilizzando le opzioni disponibili nell’interfaccia per indicare la natura dell’emergenza.
- Compatibilità con i servizi di emergenza: L’app è integrata con il sistema 112 e copre la maggior parte delle regioni italiane e di altri Paesi europei che utilizzano il numero unico di emergenza.
- Facilità d’uso: L’interfaccia dell’app è semplice e intuitiva, pensata per essere utilizzata rapidamente anche in situazioni di stress.
- Accessibilità: Oltre alle chiamate vocali, l’app consente agli utenti non udenti o con difficoltà di comunicazione di interagire efficacemente con il centro di emergenza.
Utilizzo in contesti di montagna e outdoor
WhereAreU è particolarmente utile in contesti come le escursioni in montagna, dove la localizzazione precisa può fare la differenza tra un salvataggio rapido e una situazione potenzialmente pericolosa.
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In caso di un incidente o di smarrimento, l’app permette ai soccorritori di individuare la posizione dell’utente, anche in zone dove è difficile fornire indicazioni precise a causa della mancanza di punti di riferimento.
Inoltre, l’app funziona anche con reti telefoniche GSM molto deboli: se c’è una minima copertura di rete, la chiamata può essere effettuata e la posizione può essere trasmessa.
Limiti dell’app WhereAreU
Nonostante la sua grande utilità, WhereAreU presenta alcune limitazioni. La principale è che richiede una connessione alla rete mobile per effettuare le chiamate e inviare la posizione.
In aree montane remote, dove non c’è copertura di rete GSM, l’app non sarà in grado di funzionare correttamente.
Per questo motivo, è consigliabile utilizzarla in combinazione con altri strumenti di comunicazione, come le ricetrasmittenti o i dispositivi GPS con funzione SOS, per garantire la sicurezza in caso di emergenza.
WhereAreU rappresenta un passo avanti significativo nella gestione delle emergenze, specialmente in contesti come la montagna o le zone remote, dove la localizzazione rapida e precisa è fondamentale per la sicurezza.
L’invio automatico delle coordinate GPS, unito alla possibilità di effettuare chiamate silenziose, rende l’app uno strumento indispensabile per chi pratica attività all’aperto.
Tuttavia, è sempre consigliabile considerare i limiti della copertura di rete e combinare WhereAreU con altre tecnologie di comunicazione d’emergenza.
Ricetrasmittenti PMR446
Le ricetrasmittenti PMR446 sono strumenti di comunicazione che utilizzano frequenze radio per trasmettere e ricevere messaggi tra dispositivi senza bisogno di rete cellulare o infrastrutture esterne.
Operano su frequenze libere, accessibili a chiunque senza necessità di licenze specifiche.
Queste ricetrasmittenti sono spesso usate in montagna per mantenere il contatto tra i membri di un gruppo di escursionisti, permettendo una comunicazione costante anche in zone dove i telefoni cellulari non funzionano.
La portata delle ricetrasmittenti PMR446 dipende dall’ambiente: in terreni aperti e pianeggianti, la comunicazione può coprire fino a 10 chilometri, ma in montagna, con la presenza di ostacoli naturali come rocce e alberi, la portata può ridursi significativamente.
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Inoltre, mentre sono eccellenti per la comunicazione interna al gruppo, non permettono di contattare direttamente i servizi di emergenza a meno che non vi sia una stazione radio vicina che possa trasmettere il messaggio.
Un altro aspetto da considerare è l’alimentazione delle ricetrasmittenti. La maggior parte funziona con batterie ricaricabili o alcaline, e come per i cellulari, è importante assicurarsi che siano cariche prima di partire.
Sebbene siano meno sensibili alle condizioni meteorologiche rispetto ai cellulari, rumori ambientali come il vento forte possono influenzare la qualità della comunicazione.
Radio Montana: Il sistema di comunicazione per la sicurezza in montagna
RadioMontana è un servizio di comunicazione radio dedicato alla sicurezza in montagna, nato dall’esigenza di creare una rete di comunicazione affidabile e accessibile a tutti coloro che frequentano aree montane.
Utilizzando frequenze radio libere, il servizio è pensato per facilitare la trasmissione di informazioni utili e l’invio di richieste di soccorso in contesti dove la copertura cellulare è spesso scarsa o assente.
Radio Montana offre un canale di comunicazione accessibile a escursionisti, alpinisti e operatori del soccorso, permettendo loro di rimanere connessi e informati durante le attività outdoor.
Come funziona Radio Montana
Radio Montana utilizza apparati ricetrasmittenti PMR446, che operano su frequenze radio libere da licenza in tutta Europa, per permettere la comunicazione tra utenti.
Il sistema si basa su un canale radio dedicato, chiamato Canale 8-16, che è stato istituito come canale di emergenza e comunicazione per gli escursionisti.
L’idea alla base di Radio Montana è semplice: chiunque possieda una ricetrasmittente compatibile con la banda PMR446 può sintonizzarsi sul canale 8 (sottocanale 16) per inviare o ricevere comunicazioni.
Escursionisti e operatori del soccorso che si trovano in una determinata area montana possono così condividere informazioni, segnalare situazioni di pericolo o chiedere aiuto in caso di necessità.
Con un’iscrizione alla rete di Radio Montana tramite il sito, è possibile aderire con un nickname ufficiale, dando il proprio contributo al controllo delle emergenze una volta sintonizzati sul canale 8-16.
Vantaggi di Radio Montana
- Comunicazione in assenza di rete cellulare: Una delle principali problematiche nelle attività in montagna è l’assenza di copertura GSM. Radio Montana risolve questo problema, permettendo la comunicazione diretta via radio senza la necessità di un’infrastruttura di rete telefonica. Questo lo rende ideale per situazioni di emergenza o per il semplice coordinamento tra gruppi di escursionisti in aree isolate.
- Utilizzo semplice e senza licenza: Il sistema PMR446 non richiede licenze particolari e le ricetrasmittenti compatibili sono facilmente reperibili e relativamente economiche. Basta sintonizzare il dispositivo sul canale 8-16 e iniziare a trasmettere. Chiunque si trovi nella zona e abbia una ricetrasmittente sintonizzata sullo stesso canale può ricevere e rispondere.
- Rete di utenti solidale: Radio Montana si basa sul principio della collaborazione e della solidarietà tra escursionisti. Gli utenti sintonizzati sul canale di emergenza possono aiutarsi a vicenda, segnalando situazioni di pericolo come frane, condizioni meteorologiche avverse, o semplicemente fornendo indicazioni.
- Strumento utile per il soccorso alpino: Sebbene Radio Montana non sostituisca i canali di comunicazione ufficiali utilizzati dai servizi di soccorso alpino, può essere un ottimo strumento complementare per agevolare le operazioni di salvataggio. In alcune situazioni, le squadre di soccorso possono monitorare il canale 8-16 per ricevere informazioni utili dagli escursionisti coinvolti in un incidente.
Limiti e considerazioni di Radio Montana
- Portata limitata: Come tutte le ricetrasmittenti PMR446, anche quelle utilizzate per Radio Montana hanno una portata limitata, che può variare da 3 a 10 chilometri in base alla conformazione del terreno. In ambienti montani, con ostacoli naturali come rocce o foreste, la portata può essere ulteriormente ridotta.
- Non un canale ufficiale di emergenza: È importante sottolineare che Radio Montana non sostituisce i numeri di emergenza come il 112. Sebbene il sistema sia molto utile per la comunicazione tra escursionisti e possa facilitare le operazioni di soccorso, in caso di emergenze è sempre preferibile, se possibile, contattare direttamente i servizi di emergenza tramite telefono o dispositivi GPS con funzione SOS.
- Affidabilità soggettiva: La copertura radio dipende dal numero di utenti sintonizzati sul canale 8-16 nella stessa area. In zone molto frequentate, è più probabile che qualcuno sia in ascolto, ma in aree più remote potrebbe non esserci alcun utente connesso.
Radio Montana è uno strumento prezioso per chi frequenta la montagna e cerca un sistema di comunicazione alternativo al telefono cellulare.
Semplice da usare e accessibile a tutti, fornisce un canale dedicato per le comunicazioni di emergenza e può rappresentare un supporto essenziale per migliorare la sicurezza in montagna.
Sebbene abbia alcuni limiti, come la portata ridotta e la mancanza di ufficialità come canale di soccorso, rappresenta comunque una risorsa utile per chi si avventura in ambienti montani, dove la copertura telefonica non è sempre garantita.
Dispositivi GPS con funzione SOS
I dispositivi GPS con funzione SOS, come il Garmin inReach o lo SPOT Gen4, rappresentano una delle soluzioni più affidabili per comunicare in situazioni di emergenza in montagna, specialmente in aree prive di copertura GSM.
Questi dispositivi utilizzano una rete satellitare globale per inviare segnali di emergenza e messaggi preimpostati ai soccorsi, consentendo agli utenti di richiedere aiuto anche nelle zone più remote.
Il vantaggio principale dei dispositivi GPS con funzione SOS è la loro affidabilità in situazioni critiche.
A differenza dei cellulari, non dipendono dalla rete telefonica terrestre e possono operare in quasi tutte le condizioni atmosferiche e geografiche.
Una volta attivato il pulsante SOS, il dispositivo invia la posizione esatta dell’utente ai servizi di emergenza, permettendo una localizzazione rapida e precisa.
Tuttavia, questi dispositivi richiedono spesso un abbonamento per poter utilizzare la funzione SOS e inviare messaggi.
Inoltre, anche se offrono una connessione affidabile, non consentono la comunicazione vocale diretta come un cellulare o una ricetrasmittente.
La loro funzione principale è inviare segnali di soccorso e localizzare la posizione dell’utente, rendendoli particolarmente utili in situazioni di vita o morte.
Conclusione
In montagna, la capacità di comunicare in caso di emergenza è un aspetto fondamentale per la sicurezza.
Ogni dispositivo ha i suoi vantaggi e limiti: il cellulare è il più immediato e facile da usare, ma dipende dalla copertura di rete e dall’autonomia della batteria.
Le ricetrasmittenti PMR446 offrono una soluzione affidabile per la comunicazione tra escursionisti, ma hanno una portata limitata e non consentono di contattare direttamente i soccorsi.
Infine, i dispositivi GPS con funzione SOS sono la scelta migliore per chi si avventura in zone remote, grazie alla loro capacità di inviare segnali di emergenza via satellite, ma richiedono un investimento economico e non permettono la comunicazione vocale.
L’approccio migliore è considerare l’uso di più dispositivi, combinando la facilità d’uso del cellulare, la praticità delle ricetrasmittenti e la sicurezza dei dispositivi GPS.
Prepararsi adeguatamente, comprendendo i limiti di ogni tecnologia, è la chiave per affrontare in sicurezza qualsiasi escursione in montagna.
Buon Trekking…
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