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Il Lago di Pilato
L’imperatore Vespasiano una volta condannato a morte Ponzio Pilato, responsabile della crocifissione di Gesù, lasciò il corpo in balia della sorte su un carro trainato da due bufali; arrivato sul monte Vettore, il carro precipitò nel sottostante lago.
Da quel giorno quello specchio d’acqua montano, incastonato tra le leggendarie montagne dei Sibillini, prese il nome come Lago di Pilato.
Così narra una delle tante leggende tramandate fino ai nostri giorni.
Il Lago di Pilato è un piccolo lago glaciale situato sui Monti Sibillini, nell’Appennino centrale, in Italia.
Si trova nella regione delle Marche, precisamente nella provincia di Ascoli Piceno, vicino al comune di Montemonaco.
È noto per la sua particolare forma ad occhiali e per essere uno dei pochi laghi glaciali appenninici.
Questo lago è situato a un’altitudine di circa 1.941 metri sul livello del mare
Il Lago di Pilato è una meta ambita per escursionisti e amanti della natura, grazie alla sua bellezza paesaggistica e alla varietà di flora e fauna che lo circondano, inclusa una specie endemica di crostaceo, il Chirocefalo del Marchesoni.
Il Chirocefalo del Marchesoni appartenente alla famiglia dei Branchiopodi e vive esclusivamente nelle acque di questo lago glaciale, rendendolo un esempio significativo di biodiversità locale.
Questa specie è di particolare interesse scientifico per la sua unicità e la limitata distribuzione geografica.
Il Chirocefalo del Marchesoni è anche un indicatore ecologico, poiché la sua presenza segnala un ambiente di alta qualità e privo di inquinamento.
Tuttavia, essendo limitato a un solo habitat naturale, è vulnerabile ai cambiamenti ambientali e climatici, così come alle attività umane.
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La conservazione del Lago di Pilato è quindi essenziale per la sopravvivenza di questa specie unica.
Un’altra affascinante leggenda racconta che il Lago di Pilato, in realtà, scompaia e riappaia a seconda delle stagioni o degli anni.
Questo fenomeno sarebbe legato a poteri soprannaturali e alla presenza di forze magiche nelle profondità del lago.
Queste leggende, tramandate di generazione in generazione, contribuiscono a mantenere vivo il mistero del Lago di Pilato e a rendere questo luogo una meta affascinante per escursionisti, studiosi e appassionati di storie antiche.
Durante la nostra escursione abbiamo conosciuto due escursionisti di Macerata che ci hanno mostrato fotografie da loro scattate circa dieci anni fa, dove era possibile osservare il lago nel suo meraviglioso colore azzurro e abbondante di acqua; ci hanno confermato che nel tempo hanno notato un lento regredire del suo bacino lacustre.
Difatti negli ultimi anni, il Lago di Pilato ha affrontato significativi problemi di scarsità d’acqua.
Studi recenti hanno attestato che il terremoto del 2016 ha reso il terreno molto più permeabile.
Ma questo fenomeno di regresso è attribuibile anche ad una combinazione di fattori climatici e umani che hanno influenzato negativamente l’ecosistema del lago.
L’aumento delle temperature globali ha portato a una riduzione delle precipitazioni nevose invernali e a un’accelerazione del processo di scioglimento delle nevi.
Questi cambiamenti climatici riducono l’apporto idrico naturale al lago.
Le temperature estive più elevate e i periodi di siccità prolungati hanno causato un aumento dell’evaporazione, riducendo ulteriormente il livello dell’acqua.
Questo cambiamento influisce negativamente sull’attrattiva turistica dell’area, poiché la bellezza del lago è uno dei principali motivi per cui i visitatori si recano sui Monti Sibillini; ma a sua volta l’aumento del turismo e delle attività escursionistiche nella zona può avere un impatto sull’equilibrio idrico.
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La pressione antropica, anche se indiretta, contribuisce al degrado dell’habitat.
L’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha intrapreso misure cruciali per garantire la sopravvivenza del Lago di Pilato e del suo fragile ecosistema.
Raggiungere il lago Pilato dal sentiero che parte da Foce
Raggiungere il Lago di Pilato partendo dalla località di Foce è un’escursione popolare tra gli appassionati di montagna e natura.
Il percorso offre panorami mozzafiato sui Monti Sibillini e permette di immergersi nella bellezza naturale del parco.
Itinerario da Foce al Lago di Pilato
Punto di partenza: Foce di Montemonaco
Altitudine: Circa 955 metri sul livello del mare.
Accesso: Foce è raggiungibile in auto. Una volta arrivati, si può parcheggiare in un’area adibita a parcheggio per gli escursionisti.
Inizio del sentiero: Dalla località di Foce, seguite le indicazioni per il Lago di Pilato sentiero CAI 151.
Primo tratto: Salita verso la Valle del Lago di Pilato
Difficoltà: Impegnativa, con tratti di salita costante.
Paesaggio: Si attraversano praterie e boschi, con viste panoramiche sulle montagne circostanti.
Secondo tratto: Attraversamento della Valle
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Difficoltà: Moderata, con alcune sezioni più ripide.
Terreno: Il sentiero può essere roccioso in alcune parti. È consigliabile indossare scarpe da trekking adeguate.
Ultimo tratto: Salita finale verso il Lago di Pilato
Difficoltà: Impegnativa, specialmente nell’ultimo tratto che può essere più ripido e faticoso.
Attenzione: In questa fase, bisogna fare attenzione alle condizioni meteorologiche e alla propria condizione fisica.
Arrivo: Lago di Pilato
Altitudine: Circa 1.941 metri sul livello del mare.
Durata: L’intero percorso richiede generalmente circa 5 ore di cammino a seconda del ritmo e delle condizioni fisiche.
Consigli utili per l’escursione
- Abbigliamento: Vestirsi a strati per adattarsi ai cambiamenti di temperatura durante l’escursione. Portare una giacca impermeabile in caso di pioggia.
- Calzature: Scarpe da trekking con buona aderenza sono fondamentali.
- Acqua e cibo: Portare una quantità sufficiente di acqua e cibo energetico per l’escursione.
- Meteo: Controllare le previsioni meteorologiche prima di partire e evitare di avventurarsi in caso di maltempo.
- Attrezzatura: Un bastone da trekking può essere utile, specialmente nei tratti più ripidi.
- Prudenza: Non sottovalutare l’escursione. Assicurarsi di essere in buona forma fisica e di avere esperienza di trekking in montagna.
Seguendo questi consigli e percorrendo il sentiero con attenzione, si potrà godere appieno dell’esperienza di visitare il meraviglioso Lago di Pilato.
Partenza | Foce Ⓟ |
Distanza | 12 km (andata/ritorno) ⇔ |
Tempo | 5/6 h ◔ |
Dislivello in salita | 1.000 m ⇑ |
Dislivello in discesa | 1.000 m ⇓ |
Quota massima | 1.955 m ▲ |
Quota minima | 955 m ▼ |
Sentieri | 151 ↝ |
Difficoltà | EE |
Ascent/Descent: 1046 m 1046 m
| Distance: 11.95 km |
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