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Pitigliano è un borgo storico in provincia di Grosseto famoso per il noto vino “Bianco di Pitigliano” che tutt’oggi viene prodotto nelle antiche cantine scavate nella roccia tufacea.
Pitigliano è uno dei borghi più belli d’Italia, patrocinata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Pitigliano è anche chiamata la Piccola Gerusalemme, per la presenza di una comunità ebraica: da provare “lo sfratto”, un biscotto con noci e miele a forma di bastone, che ha una storia drammatica da farsela raccontare nel ghetto ebraico.
Arrivando a Pitigliano dal mare, salendo la strada regionale 74 Maremmana, si notano le caratteristiche case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo.
La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo e corsi d’acqua che scorrono nel fondovalle.
Già luogo abitato sin dai tempi degli Etruschi, con insediamenti scavati nel tufo nella tarda età del Bronzo.
Gli Etruschi costruirono le famose Vie Cave, antichissime vie di comunicazione scavate nella roccia tufacea ed utilizzate come via di comunicazione e difesa. i
Con questo misterioso popolo nacquero i primi villaggi e le suggestive necropoli: le Città dei Morti.
Le Vie Cave di Pitigliano
Il percorso delle Vie Cave parte con la scalinata e la passeggiata della Selciata, una strada che circonda il centro storico di Pitigliano alla base del masso tufaceo per tutto il perimetro di esso.
Una volta completata si scende lungo il Cammino del Londini, un sentiero grazie al quale si può visitare anche l’omonima cascata visibile anche dall’alto da uno degli affacci di Piazza della Repubblica.
Da qui si entra nel vivo di quelle che sono le vie cave e si risale attraverso la Via Cava dell’Annunziata fino ad arrivare alla strada di San Pietro.
Percorrendo questa strada per circa 15 minuti si può ammirare Pitigliano da lontano prima di arrivare alla prossima Via Cava che è quella di San Giuseppe.
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La Via Cava di San Giuseppe è una delle più suggestive e ci riporta verso Pitigliano scendendo di nuovo fino al fiume Lente.
Siamo circa a metà percorso, ora percorrendo un breve tratto di strada provinciale e guadando il fiume Meleta risaliamo dalla Via Cava di Fratenuti fino alla Strada della Doganella che ci riporta fino alla SR 74.
Poche centinaia di metri e si arriva al Santuario della Madonna delle Grazie da dove si può ammirare Pitigliano nella sua “cartolina” più famosa.
Adiacente al santuario si scende con un’altra via cava quella che prende il nome proprio della Madonna delle Grazie, una volta completata questa via cava si attraversa la SP 46 che porta a Sovana e si può risalire verso il centro storico di Pitigliano attraverso l’ultima via cava del tour, quella di Poggio Cani.
Il percorso
Distanza 7,7 km
Dislivello in salita 291 m
Difficoltà T/E
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