Dietro la Monnalisa nelle suggestive Balze del Valdarno

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L'anello della Val Popena da Misurina e l'incontro con la "leggenda" Gianni Pais Becher
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Le Balze del Valdarno in provincia di Arezzo in Toscana, sono formazioni caratteristiche, costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate, alte fino a un centinaio di metri, alternate gole profonde ed incassate.

L’erosione dei sedimenti pliocenici lacustri del Valdarno Superiore da parte degli agenti atmosferici e degli affluenti dell’Arno che scendono dalla pendici del Pratomagno, hanno creato questo suggestivo spettacolo naturale.

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Leonardo da Vinci osservando le balze del Valdarno capì questi processi con qualche secolo di anticipo rispetto alle teorie moderne sull’erosione e la sedimentazione:

«… questa valle riceveva sopra il suo fondo tutta la terra portata dall’acqua di quella intorbidita, la quale si vede ancora a’ piedi del Pratomagno restare altissima, dove li fiumi l’han consumata e in fra essa terra si vede le profonde segature dei fiumi, che quivi son passati, li quali discendono dal gran monte di Pratomagno, nelle quali segature non si vede vestigio alcuno di nichi di terre marine»

Le Balze si possono ammirare percorrendo la strada provinciale SP1 Setteponti, invece percorrendo a piedi il sentiero dell’Acqua Zolfina, il CAI 51, che inizia dal borgo di Castelfranco di Sopra, è possibile attraversare il cuore delle Balze, “immortalandole” nella loro caratteristica. 

Le Balze dietro la Monnalisa

Ma davvero le Balze che fanno da sfondo ad una delle più grandi opere della storia, la Gioconda del Leonardo, sono quelle del Valdarno?

In ogni epoca, storici, studiosi o semplicemente avventurosi curiosi come noi, sono andati alla ricerca di quel misterioso paesaggio presente nel ritratto, che è il più affasciante di sempre.

La maggior parte degli indizi conducano a quell’area del Valdarno per il semplice fatto che il Maestro la conosceva molto bene: oltre agli studi che aveva fatto su tali fenomeni geologici, da li transitava per recarsi da Firenze alla Val di Chiana tra il 1502 e il 1503.

Continuando con le date, viene attribuita la creazione della Gioconda tra il 1503 e il 1506, così come altre importanti opere nelle quali da sfondo fanno simili fenomeni tipo le Balze del Valdarno, La Vergine delle Rocce e Sant’Anna.

Niente però è ancora certo, ma il cerchio si è talmente ristretto a tal punto, che le spettacolari Balze del Valdarno, sono al primo posto tra i luoghi attribuiti al sorriso inimitabile della Monnalisa.

Il Sentiero dell’Acqua Zolfina

Dalla piazza di Castelfranco di Sopra e usciti dalla porta Est si prende via delle Balze da dove inizia il sentiero CAI 51; già cominceranno le prime viste sulle Balze.

Arrivati guado del Borro delle Fossate si può attraversare senza difficoltà, da non sottovalutare però dopo abbondanti piogge.

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Il percorso prosegue tra balze a destra e sinistra per poi deviare verso il borgo di Piantravigne, da dove è possibile ammirare un suggestivo scorcio dall’alto sui fenomeni geologici.

Ritornati al punto di deviazione, più avanti un’indicazione ci porta alla Fonte Zolfina, dove esce una limpida acqua dal sapore di zolfo.

Continuando sul sentiero CAI 51 si ritorna a Castelfranco di Sopra.

Inizio via delle Balze (Google Maps)

Distanza 7,7 km

Dislivello in salita 219 m

Difficoltà T

Nelle Vicinanze… 

Da visitare, oltre il borgo di Castelfranco da dove inizia l’itinerario che conduce alle Balze, il borghetto di Petravigna posto sulla variante del percorso. 

Da Petravigna è possibile ammirare un bellissimo panorama sull’area delle Balze.

A pochi chilometri merita la visita il borgo di Loro Ciufenna dove è presente un antichissimo molino ancora in funzione e la Pieve di San Pietro a Gropina.

Loro Ciufenna

Qui si può degustare piatti tradizionali ed il tipico Fagiolo Zolfino che fino a qualche decennio fà veniva solo coltivato a Loro Ciuffenna.

Oggi è stato riscoperto e valorizzato fino alla richiesta di riconoscimento IGP, e attualmente se ne producono quasi 20 tonnellate nell’area “tipica” della dorsale valdarnese del Pratomagno, in sostanza, è una prelibatezza da abbinare a dell’ottimo cibo.

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Questi borghi sono selezionati tra i più belli d’Italia.

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