Il Lagazuoi è una montagna facente parte del gruppo di Fanis delle Dolomiti Orientali nell’area di Cortina D’Ampezzo in provincia di Belluno.
Il massiccio del Lagazuoi è formato da due rilievi, il Grande Lagazuoi che si eleva per 2.835 metri ed il Piccolo Lagazuoi con una altitudine di 2.778 metri ed è delimitato a sud dal passo Falzarego, a ovest dal passo Valparola, a nord dall’Alpe di Fanis e la Val Travenanzes, a est dal complesso di Cima Falzarego-Col dei Bos e dal massiccio delle Tofane.
Dal Lagazuoi i panorami sono incredibili: il gruppo delle Tofane, le Cinque Torri, l’Averau, il Nuvolau, che sono in prossimità e molte altre cime dolomitiche fino alla Marmolada.
Durante il corso della prima guerra mondiale, tra il 1915 e il 1917, il Lagazuoi fu teatro di aspri scontri tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche, che costruirono complesse reti di tunnel e gallerie scavate all’interno del Piccolo Lagazuoi.
Il Lagazuoi infatti era una roccaforte austriaca, piena di gallerie e trincee, molte ancora visitabili oggi, scavata durante il conflitto dagli austriaci e dagli italiani che tentavano di espugnare questa montagna, punto strategico sui passi Falzarego e Val Parola.
I due eserciti tentavano a vicenda di far saltare in aria o di seppellire le posizioni avversarie con il metodo della guerra di mina.
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Il percorso
Il massiccio è fornito di funivia, che collega il passo Falzarego col rifugio Lagazuoi a quota 2.752 metri ubicato sul Lagazuoi Piccolo.
Ma bellissima invece è l’ascesa, con gambe proprie, dal passo Falzarego fino al rifugio Lagazuoi e la successiva cima seguendo il sentiero 401.
Di lì si dipartono svariati sentieri e mulattiere segnate, che portano verso ovest in Val Badia, a nord verso la Val Travenanzes e quindi la Val di Fanes, ed est in direzione del Col dei Bos e la Tofana di Rozes.
Suggestivo è intraprendere il sentiero dei cacciatori imperiali austriaci: il sentiero Kaiserjager.
Quest’escursione merita di essere fatta sia per un motivo paesaggistico, sia per la storia che emana questo posto, uno dei principali fronti durante la Prima Guerra Mondiale.
Recentemente ristrutturate, le gallerie e le trincee italiane ed austriache della Grande Guerra sono oggi aperte al pubblico e liberamente visitabili.
- Sentiero 402, l’antica strada di rifornimento per le postazioni al fronte
- Via ferrata e barricamenti Malvezzi
- Cengia Martini con baraccamenti restaurati e ricostruiti
- Galleria Tazzer o dell’Anfiteatro
- Trincee, gallerie e postazioni austriache della Kaiserjager
- Galleria di mina austriaca dal Vonbank
- Galleria di mina italiana e anticima del Lagazuoi
Per chiudere l’anello è possibile scendere lungo il sentiero 402 dove per alcune gallerie della Grande Guerra e tratti esposti è obbligo avere una torcia ed un kit da ferrata.
L’escursione è impegnativa nonostante siano solo 700 metri di dislivello.
Difficoltà T/E/EE/EEA
Ascent/Descent: 984 m 984 m
| Distance: 6.02 km |
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