Camino natural de la Ribeira Sacra é un percorso di 20 chilometri a sud-est di Santiago de Compostela nei pressi di Ourense cittadina capoluogo della provincia omonima attraversata dal Cammino Sanabrese.
Il fiume Sil poco prima di sfociare nel Miño, attraversa questo suggestivo canyon dove alcune sue anse hanno pareti di roccia fino a 300 metri.
Il posto migliore per ammirare questo panorama unico è una terrazza naturale chiamata El Mirador dei Balcones de Madrid: in passato da questo luogo le mogli salutavano i loro mariti che emigravano a Madrid in cerca di fortuna.
Questa regione è piena di monasteri medievali ed è conosciuta come la Ribiera Sacra, un percorso naturalistico e selvaggio.
La Ribeira Sacra è anche la denominazione di un grande vino coltivato nei terrazzamenti nei pressi del canyon.
I Monasteri
L’erosione fluviale del Sil ha scavato senza tregua il solco profondo che lo porta a sfociare a sinistra del fiume Miño.
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Tra le sue pareti impossibili cercarono rifugio monaci ed eremiti che con la stessa pazienza secolare popolarono di monasteri, in gran parte romanici e benedettini, tutta l’area circostante.
Già nel medioevo questo luogo mistico e suggestivo era denominato Rivoyra Sacrata.
Il Monastero di Santa Cristina
Ospitò una comunità dell’ordine benedettino, documentata già a partire dal IX secolo. La chiesa romanica è della fine del XII secolo. Presenta pianta a croce latina, formata da una navata suddivisa in cinque campate e transetto su cui si aprono tre absidi semicircolari.
Quella centrale è più grande e, all’esterno, è divisa in varie sezioni da quattro colonne. Notevole la facciata laterale, con tre archivolti scolpiti con motivi vegetali e un rosone con decorazioni geometriche lobulate.
Possiede anche una particolare torre circolare merlata, elemento abbastanza inusuale nelle chiese romaniche. Del chiostro rinascimentale (sec. XVI) restano in piedi due gallerie formate da archi a tutto sesto sostenuti da colonne ottagonali.
Ribeira Sacra denominazione dell’ottimo vino
Sebbene si tratti di uno dei migliori spazi naturali definiti dai due grandi fiumi, nessuno sa dove inizia e finisce esattamente la Ribeira Sacra.
I veri limiti possono essere determinati dalla presenza delle viti sui pendii soleggiati.
I Romani la sfruttarono viticolturalmente per supportare la marcia delle assetate legioni verso le rive dell’oceano.
I terrazzamenti furono per l’epoca un azzardo, essendo, e lo sono ancora, un intaglio scolpito ed inciso nella dura stratificazione rocciosa, inabile ad ospitare una coppia di potatori, figuriamoci un animale da soma utilissimo per alleviare le sofferenze degli stremati peònes.
Alcuni vigneti erano addirittura raggiungibili solo per via fluviale.
Alla primordiale progettualità viticola dei Romani seguirono i monaci che, tra una preghiera ed un’indulgenza, un miserere ed un’estrema unzione, proseguirono l’opera di ardito terrazzamento viticolo delle sponde dei fiumi Sil, Miño e Bibei.
Fu un lavoro duro e pesante, basato solo sulla forza naturale dei muscoli, un’arrampicata che stroncava le gambe, disarticolava la colonna vertebrale e, alla fine di una calda giornata, il volto era del colore rosso di un’aragosta bollita, mentre il cervello si lessava.
Ancora oggi la vendemmia è come secoli fà e viene prodotto uno tra i migliori Dop della penisola iberica, appunto, il Ribeira Sacra.
fonte: perlagesuite.com
Fonte: spain.info
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